MAY DECEMBER

Un gioco di specchi che scandaglia le pieghe più nascoste della psiche di uomini e donne e le dinamiche più perverse della società occidentale.
MAY DECEMBER
Data:
29/03/2024; 30/03/2024; 31/03/2024; 01/04/2024
Orario:
21:00
Rassegna:
Prima visione
Regia:

Todd Haynes

Anno:
2024
Origine:

USA

Durata:
113'
Fasce di pubblico:
Adulti

Orari di programmazione:

venerdì 29 marzo ore 21;

sabato 30 marzo ore 18.45 e 21;

domenica 31 marzo ore 16, 18.15 e 20.30;

lunedì 1 aprile ore 16 e 18.15.

Elizabeth è un'attrice di successo che si trasferisce temporaneamente a casa di Gracie Atherton-Yoo, la donna che dovrà interpretare in un biopic. Anni prima Gracie si era trovata al centro di uno scandalo di cui avevano parlato tutti i mass media: moglie e madre esemplare in una cittadina del sud degli Stati Uniti, a 36 anni aveva iniziato una relazione extraconiugale con Joe Yoo, un tredicenne di origine coreana. La relazione era uscita allo scoperto e Gracie aveva lasciato marito e figlio per vivere alla luce del sole la sua storia con Joe, sfidando la disapprovazione dell'ex marito e del figlio, nonché della comunità di Savannah. Joe e Gracie si erano sposati, avevano avuto tre figli e avevano continuato a vivere nella loro cittadina proclamando il loro vero amore. L'arrivo di Elizabeth però farà da cartina di tornasole di tutti i problemi rimossi da Grace, che sfoggia un sorriso costante e un'inesauribile capacità di apparire indenne da quello scandalo...

Cast e Credits

con Natalie Portman, Julianne Moore, Charles Melton, Cory Michael Smith, Charles Green

Costo

8€; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori). Riduzioni valide dal lunedì al venerdì.

Critica

È una storia di specchi, doppi e relazioni scandalose quella che Todd Haynes sceglie di raccontare in May December, servendosi di due star e attrici di assoluto livello come Natalie Portman e Julianne Moore.

Una relazione, una famiglia, la psiche, la rispettabilità borghese, l’immedesimazione attoriale: tutto si regge sulla capacità di raccontare e raccontarsi storie. Prendendo atto (il meno possibile) che nessuna di loro è esaustiva né vera, né è in grado di replicare esattamente il mistero dell’atto, la forza sorda della pulsione. Siamo sempre nel linguaggio e nella rappresentazione che sono insufficienti da un lato e portatori di ulteriori significati dall’altro, dunque riproduttori, eterni moltiplicatori. Così facendo, questi mezzi ineludibili ci allontanano sempre più dall’origine di cui perdiamo, infine, ogni traccia che non risulti coerente narrazione...