CATTIVERIE A DOMICILIO

Una commedia imperdibile, pungente e scorretta, con performance attoriali memorabili.
CATTIVERIE A DOMICILIO
Data:
25/04/2024; 27/04/2024; 28/04/2024
Orario:
16:30
Rassegna:
Prima visione
Regia:

Thea Sharrock

Anno:
2024
Origine:

Gran Bretagna, Francia

Durata:
100'
Fasce di pubblico:
Adulti, Famiglie

Orari di programmazione:

giovedì 25 aprile ore 16.30, 18.30, 20.30;

sabato 27 aprile ore 19 e 21;

domenica 28 aprile ore 16.30 e 18.30.

Nel 1922 a Littlehampton la routine di una piccola cittadina viene sconvolta da una serie di lettere anonime oscene e cariche di insulti, indirizzate a Edith Swan. È una donna devota, cristiana, la sua fama di rettitudine e impeccabilità morale la precede. Tutto il contrario della sua vicina di casa Rose Gooding, immigrata irlandese vivace, ribelle e anticonformista. Sarà lei la prima sospettata, e subito arrestata, come autrice delle anonime missive. Sarà vero? A fare luce sulla vicenda, una giovane poliziotta poco rispettata, che insieme alle donne di quartiere si impegnerà a scoprire la verità...

Cast e Credits

con Olivia Colman, Jessie Buckley, Anjana Vasan, Timothy Spall, Malachi Kirby.

Costo

Giovedì 25/4 ingresso unico: 5.50€. Per le altre proiezioni: 8€; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori). Riduzioni valide dal lunedì al venerdì.

Critica

Fare commedia in modo arguto, sottile, raffinato, è arte sempre più rara. Appartiene di sicuro alla penna di Johnny Sweet e alla maestria registica di Thea Sharrock, che firmano un'opera deliziosa, scorretta e imperdibile.

Al centro c'è un mistero da risolvere: lettere oscene piene di insulti dal mittente sconosciuto. Siamo nel primo ventennio del Novecento, le donne non sono ben viste in società, e Sharrock ne sottolinea con amara ironia a più riprese la realtà ingiustamente subalterna. A partire dalla protagonista Edith Swan, che vive nella pia devozione cristiana ed è del tutto sottomessa ai voleri e alle isterie del padre/patriarca.

Due personaggi drammatici, resi più interessanti che mai non solo dall'abile scrittura, ma anche dalle titaniche performance degli attori Timothy Spall e Olivia Colman. Quest'ultima offre l'ennesima prova d'attrice maiuscola, riuscendo perfettamente a calarsi nei panni di una donna repressa, che trova una via di sfogo nell'amicizia inattesa con la vicina Rose Gooding. Rose è un personaggio-chiave, rappresenta la forza vitale che viene da fuori, un'immigrata irlandese con tanto di figlia al seguito, sboccata, anticonformista, ribelle, pronta a scoccare freccette sulla testa degli uomini, non certo a farsi comandare da loro [...].

Recensione di Claudia Catalli