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Reggio Emilia, Bologna e Torino prime città italiane a lavorare ad un piano di azione locale per il contrasto al razzismo, le discriminazioni per origine e appartenenza culturale e i crimini motivati dall’odio.

Ieri ed oggi all’Auditorium "Enzo Biagi" in Sala Borsa a Bologna sono state presentate e messe a confronto le tracce di piani d’azione locale previste dal progetto Super: SUPporting Everyday fight aganist Racism.

I piani d’azione elaborati grazie al progetto saranno adottati a partire dal 2023 e consentiranno alle tre città di rappresentare un modello per altre comunità desiderose di agire contro le discriminazioni in tutte le loro forme. A partire da queste tre esperienze, verrà poi redatta una proposta di strategia nazionale contro il razzismo per gli Enti locali italiani.

Una proposta che dovrà gettare le basi per una società più inclusiva, sicura e culturalmente più ricca, in linea con i grandi obiettivi della Commissione Europea.

A presentare il progetto messo a punto a Reggio Emilia, sono intervenuti Nicola Tria, assessore alla Legalità e alla Coesione sociale, Elena Torreggiani e Marwa Mahmoud, per Fondazione Mondinsieme.

La discriminazione etnico-razziale, e non solo, così come i crimini d’odio sono purtroppo fenomeni presenti nella realtà quotidiana della nostra società - spiega l’assessore Nicola Tria - Il Progetto Super produrrà la scrittura di un piano di azione locale per la lotta a questi fenomeni: l’apporto delle città, degli enti locali territoriali, è fondamentale e decisivo per cercare di mappare i comportamenti discriminatori e per adottare concrete azioni di contrasto. Questo è in linea con le politiche di Reggio Emilia, che da decenni mette in campo, grazie anche alla Fondazione Mondinsieme, efficaci strategie di interculturalità e di dialogo.

All’incontro hanno, inoltre, partecipato rappresentanti di Ministeri italiani, della Commissione Europea, dell’Onu, di reti internazionali e nazionali e organizzazioni non governative che hanno posto osservazioni e validato i piani alla luce del loro operato in materia a livello internazionale.

L’evento è stato una occasione preziosa di incontro per lo scambio di conoscenze e metodologie di lavoro e per presentare il lavoro fatto dalle tre città, che porterà a inizio 2023 all’adozione di tre Piani di azione locale.

Il progetto

La tappa reggiana del progetto, che ha preso il via a marzo 2021, si è articolata in due diversi momenti. La formazione è stata condotta da un gruppo “misto” di formatori (dipendenti comunali e della Fondazione Mondinsieme insieme a rappresentanti di polizia di Stato e carabinieri), che sono a loro volta stati formati in occasione del training of trainers avvenuto anche con i partner dei Comuni di Bologna e di Torino a Reggio Emilia nel giugno 2021. Ciò ha permesso di attivare a livello locale uno scambio permanente e continuativo tra operatori di servizi diversi, favorendo il dialogo e creando sinergie per allineare una metodologia comune e un linguaggio uniforme da impiegare in aula.

Sulla scorta dell’esperienza del training of trainers, sono stati costituiti due gruppi “misti” di professionisti, formati da circa venti persone ciascuno, appartenenti ai carabinieri, alla polizia di Stato, alla polizia locale e ai servizi comunali. La creazione di gruppi misti ha avuto la finalità di favorire la lettura dei fenomeni in oggetto da differenti punti di vista, favorendo quell’approccio integrato che in prospettiva consente di rendere più funzionale la collaborazione sul contrasto alle discriminazioni e ai crimini d’odio e più efficiente la risposta territoriale alle potenziali vittime. Infine, a giugno 2022 si sono svolti gli incontri di comunità che hanno visto la partecipazione di circa 60 persone appartenenti ad associazioni di comunità, luoghi di culto, cooperative e servizi comunali. L'obiettivo era quello di raccogliere “sul campo” proposte, preoccupazioni e bisogni per trasformarli in punti fermi da cui iniziare la costruzione del piano di azione locale.

Il progetto Super consolida, così, il pluriennale impegno antirazzista delle tre città coinvolte e dà continuità ai programmi di prevenzione e contrasto alle discriminazioni e di promozione di una cultura del rispetto delle differenze che da sempre le contraddistingue.

Il Comune di Reggio Emilia è dal 2021 tra le dieci città selezionate per far parte del Gruppo di lavoro sull'integrazione interculturale del Consiglio d’Europa per il contrasto delle discriminazioni e la promozione delle diversità. Questo riconoscimento si affianca alle diverse progettualità - attivate negli anni grazie anche al supporto della Fondazione Mondinsieme - come lo sportello Antidiscriminazione e le azioni politiche come le firme di specifici protocolli e il coordinamento di tavoli interistituzionali per contrastare ogni tipo di discriminazione.

Bologna, che ospita l’evento, è sempre stata membro attivo del Comitato direttivo e dal 2015 è presidente della Coalizione delle Città Europee Contro il Razzismo, a cui le città europee possono accedere su base volontaria per condurre progetti specifici su temi antirazzisti. Tra altre iniziative, nel 2018 ha approvato il Piano locale per un’azione amministrativa non discriminatoria e basata sui diritti umani per le nuove cittadine e i nuovi cittadini.

La città di Torino ha approvato nel 2019 il Piano d’azione locale contro i crimini d’odio razzisti e dal 2020 si è dotata di un Ufficio diritti che ha promosso e seguito il percorso di scrittura di un Patto di collaborazione per Torino antirazzista nel quadro del Regolamento per i beni comuni.

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Ultimo aggiornamento: 29-02-2024, 12:50