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Il festival di Emergency "Il Confine", da poco concluso a Reggio Emilia, ha prodotto una pacifica invasione della città da parte di numerosi visitatori, partecipanti dall’iniziativa e, come dimostrano i dati, interessati anche alla città e alla sua offerta culturale, attratti dalla sua capacità di accogliere e condividere.

Come avvenuto in altre occasioni di iniziative di particolare richiamo, promosse direttamente o con la collaborazione del Comune sulla traccia delle linee indicate dal Piano strategico per la Cultura e il Turismo, a beneficiare in questa occasione sono state in particolare due istituzioni culturali della città: il Palazzo dei Musei e la Biblioteca Panizzi.

Da venerdì primo settembre a domenica 3 settembre, i giorni di svolgimento del festival di Emergency, il Palazzo dei Musei ha fatto registrare la presenza-record di 5.056 visitatori. Di questi, in dettaglio, 2.130 hanno visitato l’intero Palazzo dei Musei con le sue Collezioni storiche al piano primo e il Nuovo Museo di Italo Rota al piano secondo; la mostra "Un piede nell’Eden. Luigi Ghirri e altri sguardi. Giardini d’Europa e architettura degli alberi" ha raccolto 1.295 visitatori; la mostra fotografica "Come onde del mare. Incontri senza confini" allestita nello stesso Palazzo da Emergency ha ottenuto 1.631 visitatori.

Per quanto riguarda la Biblioteca Panizzi, nei tre giorni di festival le persone entrate a Palazzo San Giorgio hanno raggiunto la quota, anch’essa eccezionale, di 2.547 unità complessive: persone che hanno visitato e curiosato in una delle biblioteche comunali a "scaffali aperti" più fornite e grandi del Paese. Di queste persone, inoltre, hanno partecipato 60 bambini, ragazzi e adulti allo spettacolo serale del venerdì; 70 bambini e ragazzi ai laboratori dedicati e 70 adulti alla conferenza, realizzati il sabato; 55 bambini, ragazzi e adulti ai laboratori e 55 adulti alla conferenza della domenica.

“Siamo molto soddisfatti di questo numero di presenze ai musei civici e nelle altre istituzioni culturali della città e della quantità di persone che l’hanno ‘invasa’ riempiendo alberghi, bar e ristoranti – commenta l’assessora a Cultura e Marketing territoriale Annalisa Rabitti – Questo dimostra che la strategia di attrarre visitatori attraverso eventi intelligenti e progetti culturali funziona e crea un clima di condivisione. Questo non è solo turismo, ma un bel modo di riempire la città di gente che non viene semplicemente per consumare in modalità ‘mordi e fuggi’, ma per sentirsi parte di una comunità. E’ un modo di essere viaggiatori più consapevoli, cittadini di Reggio Emilia più che turisti. Emergency e il suo pubblico infatti si sono sentiti ‘adottati’ dalla città, non ospitati, e hanno preso parte alla vita culturale della città e ne hanno vissuto le istituzioni culturali e i luoghi pubblici, non limitandosi solo a quanto offerto dal programma della manifestazione”.

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Ultimo aggiornamento: 29-02-2024, 12:50