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Sono sette le azioni che l’Istituzione scuole e nidi dell’infanzia del Comune di Reggio Emilia si impegna a mettere in campo per corrispondere agli indirizzi ricevuti dall’Amministrazione comunale: ottimizzare la capacità di risposta alla domanda di nido e di scuola dell’infanzia; monitorare i costi; implementare l’uso delle tecnologie digitali; prendersi cura della qualità degli ambienti scolastici; promuovere ricerca e innovazione; la partecipazione quale una risorsa per la collettività cittadina; ampliare e consolidare le relazioni con la città.

In sostanza è la rotta che orienta il Bilancio di previsione 2024 dell’Istituzione presentato dall’assessora all’Educazione Raffaella Curioni e approvato stasera dal Consiglio comunale: 19 voti favorevoli (Pd, Più Europa, Europa Verde, Reggio E'), 8 contrari (Forza Italia, Fratelli d'Italia, Coalizione civica, Lega Salvini premier) e 2 astenuti (M5S). Una rotta che accompagnerà la stessa Istituzione nell’anno, il prossimo, di avvicendamento tra l’Amministrazione comunale attuale e quella ventura.

“Con questo Previsionale – ha detto l’assessora Curioni – presentiamo l’ultimo Bilancio dell’Istituzione di 10 anni di lavoro politico-amministrativo, che riflettono scelte, priorità e progetti, sulla base di una linea che il documento odierno conferma. Siamo partiti con un 2014 piuttosto complesso, a causa del calo demografico e col rischio di chiudere sezioni. Dieci anni dopo la situazione è completamente diversa: i Nidi presentano una scolarizzazione oltre il 57%, le scuole d’infanzia oltre il 98% con livelli europeo se non migliori in alcuni casi; i servizi educativi sono 91, erano 80; 21 i milioni di euro di trasferimento (23 nel 2023). Riguardo al personale, 245 le assunzioni in questi 10 anni e otto i concorsi espletati. Si è confermata strategica l’importanza del sistema pubblico integrato per realizzare più posti; parimenti rilevanti i finanziamenti del Pnrr per aprire ulteriori sezioni e mettere in condizioni di adeguata sicurezza e frequentabilità gli edifici.
“Educazione è anche conoscenza e diffusione culturale – ha aggiunto l’assessora – Sono state infatti realizzate nove pubblicazioni tematiche, sette mostre in 20 Paesi del mondo; 92 traduzioni di testi in 17 lingue. Educazione è partecipazione e desidero qui ricordare in proposito le iniziative per i nuovi Consigli infanzia città, che saranno un grande strumento democratico per favorire il coinvolgimento di insegnanti e genitori.
“Siamo arrivati fin a qui pressoché con le sole nostre forze come Comune, Istituzione e Città, mantenendo regia e coordinamento pubblico, ma chiedendo un impegno a tutti i soggetti gestori. Lo abbiamo fatto mentre inventavamo la Scuola Diffusa, mentre ci occupavamo dei giovani con gli Stati Generali e mentre lavoravamo alla crescita dell’Università. Oggi Reggio Emilia è un esempio nazionale sull’educazione non solo 0-6 anni, perché esistono un sistema di competenze, una storia, priorità di investimento e collaborazione tra pubblico e privato.
“Siamo tuttavia preoccupati – ha concluso l’assessora Curioni - per il vulnus di un Paese che disinveste sul Pubblico, a cominciare sa Educazione e Salute, scartando azioni strutturali sui territori e scegliendo la via precaria dei benefici a spot, che non aiutano le politiche pubbliche dedicate”.

Il sistema educativo integrato

Il sistema educativo integrato di Reggio Emilia, di cui l’Istituzione è il soggetto portante, si presenta al nuovo anno con una scolarizzazione elevatissima nella fascia 0-6 anni: al nido il 57,12% (nel 2014 era al 39,05%), alla scuola dell’infanzia il 98,62% (nel 2014 era all’87,2%).

A Reggio Emilia 5.712 bambini, pari all’80,47% dei residenti, frequentano un nido o una scuola d’infanzia; i servizi educativi sono 91, ovvero 25 nidi (di cui 12 comunali e 17 sezioni in nidi-scuola Fism) e 66 scuole dell’infanzia (di cui 21 comunali, 19 Fism e 14 statali).

La linea di investimento comunale sull’educazione 0-6 è passata dai 20 milioni di euro del 2019 ai 23,2 milioni del 2023.

Il personale

Nei nidi e scuole d’infanzia comunali a gestione diretta da parte dell’Istituzione lavorano 643 persone tra dipendenti a tempo indeterminato. Tra il 2014 e il 2023, sono state effettuate 245 nuove assunzioni (atelieriste, cuoche, educatrici, insegnanti, operatori scolastici, pedagogiste).

Le spese per il personale 2024 sono previste in 16.429.481 euro, mentre le spese per servizi si attestano su 13.678.749 euro.

Il quadro per il 2024 e gli investimenti

Il Bilancio 2024 dell’Istituzione prevede entrate correnti per 31.697.705 euro (circa 1,6 milioni in più rispetto al Preventivo 2023) e 750.000 euro di entrate in conto capitale.

Il trasferimento dal Comune all’Istituzione è previsto in 21.391.682 euro (un milione in più rispetto al 2023), 4.655.000 euro da rette (più 125.000 euro sul 2023), 4.563.083 euro da altri enti (Stato, Regione Emilia-Romagna, Provincia con un incremento complessivo di 500.000 euro sull’anno precedente), 987.940 euro da altre fonti quali Reggio Children srl, Fondazione Manodori, rimborsi, credito Iva.

Il sistema tariffario per le scuole comunali e convenzionate è rimasto invariato dal 2010. Le domande per agevolazioni Isee presentate per l’anno 2023-2024 è stato di 2.913 unità, pari al 79,79% delle famiglie frequentanti (l’anno precedente: 2.856 pari al 79,44%).

Gli investimenti previsti riguardano manutenzioni straordinarie e rinnovo arredi per 750.000 euro nel 2024; altrettanti nel 2025 e stessa cifra programmata per il 2026, a cui si aggiunge uno stanziamento sul Bilancio comunale per l’efficentamento energetico del Centro internazionale Loris Malaguzzi pari a 210.000 euro nel 2024.

Inoltre, sono in campo i finanziamenti Pnrr per i seguenti interventi: 884.500 euro per Poli dell’infanzia nido Iotti-scuola Agorà; 1.042.600 euro per Polo dell’infanzia nido Reverberi-scuola Claudel; 605.000 euro per il nido Rodari; 806.000 euro per in nido Peter Pan; 1.060.800 euro per il nido Sole e 1.075.100 euro per il nido Cervi.

A queste azioni, si aggiunge la realizzazione ex nodo del Polo dell’infanzia Parco Ottavi con un investimento di 4.100.000 euro.

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Ultimo aggiornamento: 29-02-2024, 12:50