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È prevista per il prossimo aprile, l’approvazione definitiva del nuovo Piano urbanistico generale (Pug) di Reggio Emilia, adottato lo scorso maggio. Si concluderà, infatti, il 6 marzo la Conferenza degli Enti territoriali, riuniti nel Comitato urbanistico di Area vasta, dopodiché gli atti saranno presentati al Consiglio comunale per la definitiva approvazione del Piano.

Le tre sfide del Piano

Il Piano individua tre sfide come prioritarie per il futuro della città.

  • Innanzitutto la Neutralità climatica, ovvero contribuire a ridurre del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030 e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. L’urgenza di questa sfida, è rappresentata dalla necessità di far rientrare i territori nei limiti della sostenibilità, non solo in risposta ad una responsabilità sociale a cui non è possibile rinunciare, ma anche come primaria opportunità per la crescita economica ad alto valore aggiunto, da cui passerà gran parte della capacità competitiva di Reggio Emilia.
  • La seconda sfida è potenziare e qualificare i Beni comuni che concorrono ad innalzare il livello di qualità della vita e della coesione sociale: la salute pubblica, la casa, gli spazi comuni, le reti, l’istruzione, la legalità, ma anche i tanti servizi territoriali da quelli culturali, ai trasporti, dallo sport alla gestione dei rifiuti.
  • Infine, la terza sfida, è aumentare l’Attrattività della città, che vuole essere accogliente ed aperta, in grado di attrarre talenti e investimenti che siano ad alto valore aggiunto, di qualità per l’occupazione e la sostenibilità.

I tre eventi

Le tre sfide del Piano saranno declinate in altrettanti incontri pubblici, promossi dal Comune di Reggio Emilia dal 9 al 23 marzo, accomunati dal titolo Reggio Emilia può essere più sostenibile, solidale e attrattiva? Sì, abbiamo un Piano. Il Pug, Piano urbanistico generale.

Gli incontri coinvolgeranno filosofi, saggisti, divulgatori scientifici, giornalisti ed esperti di settore con l’obiettivo di offrire un contributo sui grandi temi che riguardano il futuro della città.

Il programma.

  • Il primo incontro, sulla Neutralità climatica, si terrà giovedì 9 marzo alle 18.30 nella sede universitaria Unimore dell’ex Seminario (viale Timavo 93) e vedrà coinvolti Luca Perri astrofisico e divulgatore scientifico, Gianni Silvestrini saggista e ricercatore dell’Università di Palermo e del Cnr, Alex Pratissoli vicesindaco con delega alla Rigenerazione urbana e Carlotta Bonvicini assessora alle Politiche per la Sostenibilità.
  • Il secondo incontro, dedicato ai Beni comuni, è in programma giovedì 16 marzo alle 18.30 al Tecnopolo: interverranno Maura Gancitano filosofa e founder di Tlon ed Elena Marchigiani docente di Urbanistica all’Università di Trieste che si confronterà con lo stesso vicesindaco Alex Pratissoli e con Lanfranco De Franco assessore alla Casa e alla Partecipazione.
  • Il terzo incontro, sull’Attrattività, si terrà giovedì 23 marzo alle 17.00, alla sala Verdi del teatro Ariosto e sarà aperto dall’intervento di Vincenzo Colla assessore allo Sviluppo economico e Green economy, Lavoro e formazione della Regione Emilia-Romagna seguito da un confronto tra il sindaco Luca Vecchi, lo stesso Alex Pratissoli e Luca Dondi amministratore delegato di Nomisma.

I tre appuntamenti saranno condotti da Paolo Bovio Managing Editor di Will Media.

Dalle tre iniziative nascerà il primo Podcast del Comune di Reggio Emilia: “Sì, abbiamo un Piano”, disponibile da inizio aprile su Spotify.

Hanno detto

“Fra percorso storico e futuro prossimo. Così si possono definire i perimetri dei tre incontri che proponiamo alla città sul nuovo Pug, che si avvia ad approvazione dopo oltre un decennio improntato su altre scelte importanti, quelle del Psc, la cui valenza è giunta come previsto a compimento”, ha detto il sindaco Luca Vecchi, presentando gli incontri ai media.
“Per comprendere le sfide e gli obiettivi del nuovo Piano urbanistico – ha aggiunto - serve fare propria un’idea di cambiamento a cui tende la nostra città, una città europea, e di cui il mondo intero è permeato in maniera sempre più evidente e incalzante. Basti pensare, per fare qualche esempio simbolico nella nostra realtà, che appena 10 anni fa si apriva il Tecnopolo e oggi possiamo parlare concretamente di Parco Innovazione; il Parco Industriale di Mancasale era orientato a un progressivo abbandono, oggi vanno a esaurimento i posti liberi per insediamenti produttivi; si inaugurava la Stazione Av Mediopadana che oggi è arrivata a movimentare 1,5 milioni di viaggiatori all’anno; gli studenti universitari sono più che raddoppiati. Intanto sono sopraggiunti Covid e guerra e l’inflazione è a doppia cifra: ecco, tutto cambia con rapidità. E il cambiamento deve poter avvenire su basi di sostenibilità, città pubblica e coesione sociale, cultura e innovazione. Nello steso tempo, deve poter contare su una significativa attrazione di risorse umane ed economiche.
“Con questi presupposti evolutivi – ha concluso il sindaco - sotto un profilo culturale e politico, il Pug serve anche a dare una lettura, che ci riguarda tutti, del nostro futuro di città, in relazione a sfide che sono globali e nello stesso tempo ci chiamano in causa quotidianamente e hanno radici nel nostro recente passato. Sfide come Neutralità climatica, Beni comuni e Attrattività, che danno alla nostra città un voto e un’anima contemporanee ed europee”.
“Siamo giunti ormai all’ultimo miglio del percorso di approvazione del Pug – ha spiegato il vicesindaco e assessore alla Rigenerazione urbana Alex Pratissoli – Lunedì 6 marzo si concluderanno i lavori del Comitato urbanistico di Area vasta, poi gli atti saranno presentati al Consiglio comunale per l’approvazione definitiva del Piano, che avverrà prevedibilmente nel prossimo maggio. Il documento che sarà posto in approvazione in Sala del Tricolore sarà in realtà piuttosto simile a quello già adottato, sulla base dello schema assunto in precedenza dalla giunta e delle controdeduzioni alle circa 300 osservazioni che erano state presentate e quasi integralmente respinte.
“Questo significa – ha aggiunto il vicesindaco – che le tre Sfide fondamentali del Piano, che approfondiamo nei tre Incontri pubblici, da una parte testimoniano la coerenza della nostra strategia e della proposta fatta al Consiglio stesso e alla città, dall’altra sono dense di contenuti da attuare.
“I tre eventi in programma saranno strutturati sia con singoli interventi di taglio culturale, sia con tavole rotonde e possibilità di interventi, perché – ha concluso Pratissoli – desideriamo stimolare e coinvolgere gli interessati alla curiosità, al desiderio di comprendere e allo sviluppo di un confronto, su contenuti e obiettivi il più urgente dei quali è il raggiungimento della Neutralità climatica. Dunque una lettura del Pug che non sia soltanto tecnica e normativa, ma di visione culturale e strategica sul futuro”.

Cosa prevedono le sfide del Pug: azioni e numeri

Il Piano urbanistico generale (Pug) è uno strumento di pianificazione e governo del territorio che contribuisce a progettare il futuro di Reggio Emilia.

Il Piano si fonda sui valori di comunità e uguaglianza, sull’importanza strategica della Città pubblica per la coesione sociale, della legalità, del lavoro e dell’impresa responsabile, con una prioritaria attenzione alla sostenibilità ambientale e alla qualità della vita delle persone.

Gli obiettivi del Pug sono la rigenerazione urbana e la cura della città declinate nelle tre sfide: Neutralità climatica, Beni comuni e Attrattività.

Neutralità climatica

Il Pug concretizza questa sfida in:

  • Rigenerazione contro Consumo di suolo: l’unica opportunità per far crescere e rinnovare la città è rappresentata dal recupero dell’esistente. Vengono, a tal fine, cancellate tutte le previsioni di espansione fuori dal territorio urbanizzato, ovvero:
    - 5 milioni di metri quadrati di aree urbanizzabili
    - 3.800 alloggi
    .
  • Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici: vengono potenziate la forestazione urbana e la creazione di corridoi ecologici continui in territorio urbanizzato, grazie alla nascita di nuovi parchi, la valorizzazione delle vie d’acqua e la riduzione dell’impermeabilizzazione del suolo.
    Risultati attesi:
    - 55% di emissioni CO2 entro il 2030
    + 100.000 alberi
  • Riqualificazione energetica e fonti rinnovabili: le priorità sono rappresentate dall’aumento dell’efficienza energetica degli edifici e dall’uso di energie rinnovabili. A tal fine, viene favorito il recupero degli immobili attraverso la semplificazione amministrativa e l’introduzione di incentivi economici ed edilizi.
    Obiettivi perseguiti:
    + 200 MWp di fotovoltaico entro il 2030 tasso annuo di ristrutturazione degli immobili esistenti pari ad almeno il 2%
    - 50% contributo di costruzione per il recupero dell’esistente
  • Mobilità sostenibile: vengono incentivati gli spostamenti urbani a basso impatto ambientale, integrando la pianificazione urbanistica con quella della mobilità e completando l’infrastrutturazione principale della città.
    Azioni:
    Tranvia Rivalta-Mancasale
    + 30 chilometri di Superciclabili
  • Agricoltura sostenibile: il Piano incentiva la trasformazione verso sistemi di produzione alimentare più equi e rispettosi dell’ambiente, con l’obiettivo di raddoppiare la superficie agricola biologica ed integrata e di ridurre i prodotti fitosanitari e fertilizzanti. Viene inoltre favorita la multifunzionalità delle aziende agricole.
    Obiettivo:
    25% superficie agricola biologica entro il 2030
Beni Comuni

Il Pug vuole contribuire a potenziare e migliorare i Beni comuni mettendo a sistema Piani e Servizi diversi con l’obiettivo di offrire risposte ai bisogni diversificati della comunità:


  • Salute e benessere: con il Piano di Comunità vengono progettati e riqualificati i luoghi che promuovono la salute pubblica, la coesione sociale e migliorano la qualità della vita nei quartieri. La priorità è rappresentata dalle nuove Case della comunità, da spazi sportivi adeguati e diffusi sul territorio, dalla riqualificazione dei luoghi di aggregazione più sicuri, accessibili e inclusivi per una città senza barriere.
  • Diritto all’abitare: attraverso importanti investimenti pubblici e indirizzando gli interventi privati, si vuole incrementare l’edilizia residenziale pubblica e quella sociale in locazione, con attenzione alle nuove fragilità sociali. Obiettivi:
    30% di nuovi alloggi destinati ad Ers
    400 alloggi Erp riqualificati
  • Servizi per la comunità: occorre avvicinare ai cittadini le risposte ai bisogni essenziali seguendo il modello della Città dei 15 minuti. Il Piano prevede, perciò, servizi e attività più diffusi nei quartieri, raggiungibili a piedi o in bicicletta, grazie a nuove infrastrutture per una mobilità sostenibile e sicura. Obiettivo è portare al:
    75% la popolazione che vive nella Città 15 minuti
Attrattività

Il modello è di una città accogliente e aperta, in grado di attrarre talenti e investimenti ad alto valore aggiunto, di qualità per l’occupazione e la sostenibilità. Le azioni prioritarie messe in campo dal Piano sono:

  • Riqualificare i grandi poli produttivi: il Piano mira a completare la riqualificazione dei grandi poli produttivi attraverso investimenti sullo spazio pubblico, la sicurezza e accessibilità, semplificando le norme per gli interventi privati di ampliamento o nuovo insediamento.
    Progetti faro: Parco Industriale di Mancasale, Villaggio Industriale Crostolo, Zona Annonaria, Corte Tegge, Prato-Gavassa
  • Favorire il commercio di vicinato: vengono drasticamente ridotte le grandi superfici di vendita ed esclusa la possibilità di realizzare nuovi centri commerciali, concentrando le politiche urbanistiche sulla promozione della Città dei 15 minuti e il commercio di vicinato. Risultato:
    - 145.000 metri quadrati di superficie di vendita commerciale
  • Valorizzare i poli di Area vasta: il Piano si concentra in proposito su alcune polarità, individuate quali Progetti faro:
    Area Nord, Stazione Av Mediopadana, Rcf Arena, Centro Internazionale Loris Malaguzzi, Reggiane-Parco Innovazione, Poli universitari, Arcispedale Santa Maria Nuova-Irccs, Parco e Reggia di Rivalta, per un’attrattività che intercetti e quadruplichi da qui al 2030 anche i flussi del turismo culturale, musicale e per famiglie
  • Rigenerare il centro storico: il centro storico è il polo identitario della città, quindi il luogo di valenza pubblica e condivisa per antonomasia. La sua potenzialità attrattiva eccelle e si fonda già sulla presenza di spazi pubblici riqualificati, soggetti culturali e formativi (Musei Civici, Teatri, Chiostri di San Pietro, Palazzo Magnani, Biblioteche, Università) e rete commerciale. Il Piano ne prevede la valorizzazione investendo su ospitalità, accoglienza e servizi, nonché implementando offerta commerciale, culturale, turistica, residenziale e del terziario avanzato. Le azioni previste comprendono il potenziamento delle attività già presenti e l’insediamento di nuove funzioni di interesse pubblico negli ambiti da riqualificare, nonché incentivi e semplificazioni per il recupero degli edifici.
    Progetti faro: area ex caserma Zucchi, ex Opg, edificio e area ex Omni, edificio ex Poliambulatori di viale Monte San Michele, ex carceri-convento di San Tommaso.

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Ultimo aggiornamento: 29-02-2024, 12:50