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Nelle tre sezioni Nido e nelle due di Scuola dell’infanzia potranno essere accolti 96 bambine e bambini, determinando così da una parte una importante implementazione della scolarizzazione nella fascia 0-6 anni e d’altra parte una riduzione delle liste di attesa per l’accesso ai nidi e alle scuole comunali.

La gestione del Polo dell’infanzia sarà diretta, cioè direttamente da personale dell’Istituzione scuole e nidi dell’infanzia.

I 96 posti creati non ospiteranno trasferimenti da altre scuole; saranno quindi ‘effettivamente nuovi e in più’ rispetto alla dotazione attuale dell’istituzione.

Sono le gli esiti della realizzazione e dell’entrata in servizio del nuovo Polo dell’infanzia al parco Iotti (parco Ottavi) al quartiere Orologio.

Finanziamento PNRR e area

Il progetto, redatto da Cairepro di Reggio Emilia a seguito di una selezione tramite Manifestazione d’interesse, ha ottenuto il finanziamento di 2,9 milioni di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), Missione 4-Istruzione e ricerca-Potenziamento dell’offerta di servizi di istruzione dall’infanzia all’università, a cui si sono aggiunti circa 290.000 euro in riconoscimento dell’aumento dei prezzi, per un totale di circa 3,1 milioni di euro.

Sorgerà, entro il 2026 come da previsioni indicate dallo stesso Pnrr, sul lato nord dell’area del parco, su un’area di 1.250 metri quadrati, con accesso da via Belgio, limitrofa alla linea ferroviaria Reggio Emilia-Ciano d’Enza.

In particolare, il lotto di 4.700 metri quadrati che ospiterà i nuovi edifici scolastici (1.250 metri quadri di superficie) e le ampie zone verdi e cortilive, è compreso in un’area di 14.000 metri quadrati di proprietà comunale, quindi di interesse pubblico.

Il Polo dell’infanzia è stato progettato con la partecipazione e collaborazione delle pedagogiste dell’Istituzione; i criteri ed gli elementi architettonici di fondo ripropongono quelli consolidati del Reggio Emilia Approach.

Hanno detto

“Questo intervento consolida e sviluppa l’offerta educativa della nostra città, in un momento storico in cui, in campo nazionale, la tendenza non è a investire sull’infanzia, nonostante i bandi del Pnrr. Una scelta, la nostra, ulteriormente avvalorata quindi dall’essere in controtendenza”, ha sottolineato il sindaco Luca Vecchi presentando il progetto ai media.
“I quasi cento nuovi posti per la fascia zero-sei anni – ha aggiunto - incideranno certo positivamente sulle liste d’attesa, che a Reggio Emilia sono tuttavia di gran lunga inferiori a quelle di altre città di analoghe dimensioni dell’area padana, dove si oscilla tra le 600 e le 1.000 unità in attesa di accedere a nidi e scuole dell’infanzia. La nostra offerta è in sostanza di un nido-scuola che assicuri, anche nelle strutture, una continuità educativa e didattico-pedagogica, con criteri di ultima generazione: se è vero infatti l’eccellenza delle scuole d’infanzia di Reggio Emilia inizia oltre 60 ani fa, è pur vero che questo primato non è soltanto ‘materia passata’, ma continua ad esistere oggi perché nel corso di 60 anni si è continuato a fare ricerca, studio, esperienza, innovazione, come nel caso che presentiamo oggi. Altra notizia che desidero sottolineare è che la gestione del Polo dell’infanzia sarà ‘diretta’ da parte della nostra Istituzione, a riporva che non c’è e non c’è mai stata alcuna propensione a ‘esternalizzare o privatizzare’ i servizi per l’infanzia e l’educazione.
“Il nuovo Polo dell’infanzia – ha concluso il sindaco – è rilevante anche dal punto di vista urbanistico, poiché caratterizzerà e qualificherà la zona in cui verrà costruito, creando come di solito accade in questi casi, nuove relazioni virtuose con il territorio e la comunità che gli sarà intorno”.
“I finanziamenti ottenuti per educazione e infanzia attraverso i bandi del Pnrr a Reggio Emilia ammontano complessivamente a 22 milioni di euro – ha detto l’assessora all’Educazione Raffaella Curioni – Le risorse sono destinate a diversi interventi che comprendono anche la scuola primaria, ad esempio con l’apertura di nuove mense scolastiche e la realizzazione di una nuova sede scolastica e, per un importo pari a 8,5 milioni, alle strutture che ospitano la fascia zero-sei anni. Vale a dire: questo nuovo Polo dell’infanzia e cinque importanti riqualificazioni di altrettante sedi di nidi e scuole dell’infanzia.
“Il lavoro di studio e progettazione finalizzato al nuovo Polo dell’infanzia è stato realizzato dai tecnici del Comune insieme con lo studio di architettura e ingegneria Cairepro incaricato a seguito di una Manifestazione d’interesse promossa dalla stessa Amministrazione comunale – ha aggiunto l’assessora – La ricerca è stata particolarmente approfondita e ha consentito di declinare il progetto sulla base dei criteri del Reggio Emilia Approach”.

Fra le peculiarità del progetto, ha spiegato l’architetto Elena Melloni, dirigente del dirigente del servizio Sostenibilità e Qualità della città pubblica del Comune, l’ampiezza del giardino e il suo costante dialogo con gli interni messi in comunicazione fra loro dalle aree porticate, la cucina posta vicino all’ingresso della struttura che favorisce un approccio sensoriale (olfatto) positivo dei bambini al nido-scuola e segna un punto di accoglienza per gli stessi ospiti, la piazza interna e l’atelier connotato anche quale giardino d’inverno.

L’Istituzione Scuole e nidi dell’infanzia del Comune di Reggio Emilia era rappresentata dalla presidente Gigliola Venturini e dal direttore Nando Rinaldi che hanno a loro volta evidenziato i contenuti del Reggio Approach nella progettazione e la continuità educativa che si genera anche fisicamente, realizzando una struttura nido-scuola. Il Polo dell’infanzia al parco Iotti, hanno infine ricostruito, è il primo che si realizza in città dopo la struttura di Cavazzoli ultimata nel 2015 e dopo l’ampliamento della scuola dell’infanzia al Centro internazionale Malaguzzi compiuta nel 2017.

Dal giardino alla piazza e all'atelier/giardino d'inverno

Il concept progettuale è quello di un nido-scuola come ‘atelier diffuso’, dove “i linguaggi del fare e del pensare si coniugano”.

Una scuola, si spiega nel progetto, “che nell’offrire esperienze induce all’elaborare ipotesi, teorie provvisorie da mettere in dialogo con quelle di altri, nella consapevolezza che essenziale è l’atteggiamento verso l’apprendere: aperto, curioso, disponibile”.

Perciò il progetto compone le sezioni in modo che si affaccino verso le due aree più estese del giardino che circonda gli edifici, per valorizzare in maniera ottimale il rapporto interno–esterno.

Le aree esterne saranno articolate su diversi ambiti spaziali caratterizzanti:

  • le radure per i giochi;
  • un’area per eventi collettivi;
  • il bosco che ritma il passaggio delle stagioni;
  • una cornice campestre per mitigare rispetto all’intorno.

Inoltre, all’interno:

  • le sezioni saranno arricchite da spazi porticati che fungeranno da vere e proprie sezioni all’aperto;
  • l’ampia piazza centrale, molto luminosa, sarà in diretto collegamento con la cucina e con l’atelier – giardino d’inverno;
  • le aule della scuola si affacciano tutte sulla piazza centrale coperta per far in modo che si crei condivisione nelle attività.

Il luogo principe dell’aggregazione, della condivisione, della comunità che si riconosce nella pluralità, è la piazza: “E la forma archetipica della piazza è il quadrato, quindi l’agorà. Fare una scuola è come fare una piccola città: una scuola riassume e ripropone gran parte dei temi della vita quotidiana”.

Energia e sostenibilità

Il nuovo edificio sarà sostenibile in termini energetici e ambientali, sarà dotato di pannelli fotovoltaici che lo renderanno del tutto autosufficiente sul piano dei consumi energetici, che risulteranno quindi pari a zero, e potrà cedere l’energia prodotta oltre il proprio fabbisogno. Questo garantirà costi di gestione drasticamente ridotti oltre a una riduzione consistente dell’emissione di gas climalteranti.

Sistema educativo pubblico integrato: alcuni dati

Il sistema educativo pubblico integrato di Reggio Emilia offre ad oggi oltre 80 servizi educativi:

47 dal Comune, di cui:
  • 33 a gestione diretta
  • 14 a gestione indiretta (cooperative educative)
  • 19 dalla Fism
  • 14 dallo Stato
  • 4 da privati

Il sistema nel suo complesso, nell’anno 2022-2023, si sintetizza in questi valori:

Nidi
  • 1.720 Posti complessivi;
  • 3.098 Residenti in età da nido;
  • 55,51 % Scolarizzazione.
Scuole d'infanzia
  • 4.000 Posti complessivi
  • 4.152 Residenti in età da scuola
  • 96,33 % Scolarizzazione
25 nidi d'infanzia di cui
  • 12 comunali con 746 bambini
  • 5 convenzionati con 363 bambini
  • 8 nidi–scuola convenzionati con 202 bambini
  • 16 sezioni primavera con 340 bambini
  • 3 servizi privati con 69 bambini
67 scuole dell'infanzia di cui:
  • 21 scuole comunali con 1.664 bambini
  • 8 nidi-scuola convenzionati con 351 bambini
  • 2 sezioni Agorà autogestite dai genitori con 46 bambini
  • 14 scuole statali con 710 bambini
  • 19 scuole Fism con 1.066 bambini
  • 2 servizi privati con 107 bambini
  • Scuola steineriana con 56 bambini

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Ultimo aggiornamento: 29-02-2024, 12:50