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Punti chiave della manovra

Protezione economica e sociale nell’attuale contesto segnato dall’aumento dei prezzi: il congelamento di tariffe e tasse e il mantenimento delle agevolazioni di competenza comunale costituisce una protezione per famiglie e imprese. Sviluppo sostenibile per continuare a costruire prospettive per il futuro della comunità reggiana, sia sul fronte quantitativo delle risorse, sia sotto l’aspetto qualitativo di una linea politica generale improntata alla Sostenibilità qualitativa e quantitativa.

Hanno detto

“Nell’ attuale assenza di esplicite politiche sociali da parte dell’attuale governo, Reggio Emilia adotta misure per il 2023 che la possono a ragione collocare fra le città di gran lunga più progressiste in Italia – ha detto il sindaco Luca Vecchi, presentando ai media le linee del Previsionale – Questa è la cifra interpretativa più evidente del nuovo Bilancio, l’ottavo dall’inizio dei miei mandati: una cifra ‘sociale’ che rappresenta una precisa idea di comunità e che consiste nel caso specifico da una parte nel mantenere la tassazione più bassa in essere e nell’invarianza complessiva di tasse e tariffe, dall’altra nel mantenere o implementare sostegni qualitativi e quantitativi a Welfare, Educazione e Cultura”.

Per dare un’idea della presenza del Comune sul fronte dei più fragili, il sindaco ha citato le riqualificazioni di tutti i quartieri di edilizia pubblica ultimo dei quali è quello di viale Magenta in via di realizzazione, i mille alloggi pubblici assegnati negli ultimi otto anni e i sostegni scolastici passati da 200 a 600 beneficiari (quindi triplicati); sul piano educativo e formativo la scolarizzazione ‘pre obbligo’ che ha raggiunto il 60%, contro un valore nazionale del 25% e la presenza di studenti universitari, passata da 6.000 a 11.000 unità.

“In questi ultimi anni particolarmente difficili a causa della pandemia e poi della crisi internazionale in corso – ha aggiunto il sindaco – assistiamo a fenomeni inflattivi che colpiscono prima di tutto i redditi bassi e la cosiddetta classe media. Il Comune, messo a sua volta in difficoltà, non si sottrae e fa la sua parte a beneficio di queste fasce sociali prima di tutto, assorbendo la spinta inflattiva sui propri costi di gestione, lasciando quindi invariata la leva dei tributi e razionalizzando ulteriormente la spesa, senza tagliare ma anzi consolidando i servizi, a beneficio delle famiglie e delle imprese”.
Sul fronte investimenti, il sindaco ha sottolineato: “Nel Bilancio 2023-2025 è inserito un Triennale degli investimenti di 309 milioni di euro, una quota del tutto rilevante se si considera che otto anni fa le risorse destinate si assestavano sui 30 milioni di euro. Oltre al Pnrr e a finanziamenti a cui abbiamo potuto accedere, il sostegno agli investimenti è dato da un ricorso al debito comunque limitato e controllato”. In proposito, detto dei 7 milioni di euro previsti dal Piano triennale per la manutenzione delle strade (un piano asfalti di un valore più che doppio rispetto alla media), il sindaco ha citato fra le opere pubbliche che verranno ultimate nel 2023 la riqualificazione di via Ariosto e, concluso viale Umberto I, le altre opere del Progetto Ducato Estense: Reggia e Parco di Rivalta, Villa e Parco del Mauriziano; fra gli altri interventi in centro storico la riqualificazione di piazza San Prospero (lavori prossimamente in appalto) e il rilancio della Galleria centrale-Mercato coperto. Inoltre, in fase di ultimazione, la riqualificazione del Capannone 17 dell’Area Reggiane-Parco Innovazione e l’impianto Forsu di cui sono iniziati i primi collaudi. Riqualificato il PalaBigi, il 2023 sarà per lo sport l’anno della conclusione della riqualificazione dell’Area di via Agosti e della presentazione del nuovo impianto per l’Atletica.
“La volontà di portare alla discussione del Consiglio comunale la programmazione ‘23-’25 entro la fine dell’anno in corso, e pur in assenza attualmente di una legge Finanziaria, è figlia della forte determinazione a non rallentare, o peggio fermare, gli investimenti e gli interventi finanziati dal Pnrr che a Reggio Emilia ad oggi valgono 78 milioni di euro – ha spiegato l’assessore al Bilancio, Daniele Marchi – Questo è anche un messaggio politico al governo: non si rimescolino le carte rivedendo progetti e risorse già assegnati. Se l’Italia dovesse presentarsi in ritardo sull’attuazione del Pnrr, non sarà per colpa di Reggio Emilia. Dal primo gennaio 2023, saremo pronti a proseguire le nostre azioni di investimento in piena continuità con l’anno in corso: approvare il Bilancio con tre mesi di anticipo rispetto al solito significa sbloccare subito una serie rilevante di investimenti.
“Il Bilancio – ha proseguito l’assessore - si basa dunque sulle politiche di sviluppo improntato alla sostenibilità, quale fondamento della città di oggi e di domani, e sulla protezione sociale, in particolare delle fasce fragili e medie ma anche delle imprese, dagli effetti inflattivi. Certo con tutte le incognite del caso, a causa della grande criticità determinata dai costi dell’energia, che per il Comune significano 7 milioni di euro in più, e dal caro materie prime che per i cantieri del Comune, è già stato valutato, incidono per circa 8 milioni in più. Una situazione che l’Amministrazione è in grado di sostenere grazie alla solidità dei propri conti, ma anche tramite razionalizzazioni, trasferimenti attesi e alienazioni immobiliari, è il caso degli immobili di viale Monte San Michele e via dell’Abbadessa. Un quadro che necessiterà di essere aggiornato in corso d’anno sia per recepire eventuali trasferimenti governativi dedicati, sia per rivedere le stime dei prezzi, ci auguriamo al ribasso.
In conclusione, ha detto Marchi, “la Manovra assorbe gli incrementi dei costi senza scaricare gli aumenti su famiglie e imprese, cioè senza aumentare tasse e tariffe, e senza tagliare servizi, continuando a dare risposta ampia e diversificata ai bisogni sociali ed educativi, sostenendo quell’approccio generativo e contributivo che attraverso la partecipazione della comunità tiene ai livelli più alti la quantità e la qualità dei servizi della nostra città. Per questo siamo al lavoro su questa Manovra da fine agosto, perché il quadro generale e gli obiettivi politici hanno imposto un lavoro il più raffinato possibile di revisione e razionalizzazione della spesa da un lato e di programmazione dinamica delle politiche dall’altro. Investimenti e protezione sociale sono quindi gli assi portanti di un Bilancio da 309 milioni di euro equamente diviso tra interventi in conto capitale per 149,7 milioni e spesa per servizi di 159,5 milioni”.

Dimensionamento del caro energia

L’ Amministrazione comunale si trova a fronteggiare, oltre a un quadro inflattivo particolarmente insidioso, un caro energia stimato ad oggi per il 2023 in 7 milioni di euro in più rispetto alla media degli anni precedenti, pari a un +68% rispetto al 2021 ed ai dati iniziali 2022 (riveduti successivamente con incrementi nel corso dell’anno). Ad esempio: dai 9,5 milioni di euro iniziali del 2022 ai 15,965 milioni di euro stimati necessari per sostenere i rincari nel 2023.

In particolare, le previsioni di Bilancio 2023 prevedono uno stanziamento 2023 di 6,340 milioni di euro per utenze elettriche, di gas e acqua del Comune (contro i 2,269 milioni inizialmente previsti nel 2022); 2,828 milioni per la gestione calore (2,128 milioni previsti inizialmente per il 2022) e 6,797 milioni di euro per l’illuminazione pubblica (5 milioni furono previsti inizialmente per il 2022).

Sullo sfondo del quadro delle risorse, si prevede una linea di trasferimenti statali in calo del 26% rispetto al 2020; una condizione certo del tutto insufficiente per affrontare l’aumento delle spese per l’energia.

Contromisure

La proposta di Bilancio indica contromisure in grado di assorbire questi impatti, che si riflettono sia sul funzionamento del Comune sia su famiglie e imprese, consistenti in:

  • piani di razionalizzazione di spesa per far fronte agli aumenti delle utenze;
  • recupero di risorse dalla lotta all’evasione di Imu e Tari: 1,8 milioni di euro previsti nel 2023; 1,6 milioni nel 2024 e 1,5 milioni nel 2025;
  • attrazione rilevante di risorse regionali, nazionali ed europee, per un valore di 19,9 milioni di euro di trasferimenti per la spesa corrente;
  • attrazione molto significativo di risorse per investimenti, pari a circa 72 milioni di euro, di cui il 61,4% da Pnrr e il 24% da trasferimenti regionali e Fondi europei.

Sommando i valori destinati alla spesa corrente e agli investimenti, l’attrazione di risorse ‘esterne’ ammonta a 91,7 milioni di euro, di cui il 50% da Pnrr.

D’altro canto, la manovra:

  • conferma il mantenimento dei servizi alla persona in essere;
  • esclude nuove tassazioni o aumenti di tasse e tariffe esistenti, confermando una pressione fiscale tra le più basse in Emilia-Romagna.

Macrodati

Complessivamente, il Bilancio previsionale 2023 ha un valore di 309,8 milioni di euro, di cui 159,5 milioni per la spesa corrente e 149,7 milioni per gli investimenti.

Il Piano degli investimenti 2023-2025 ammonta a oltre 309,8 milioni di euro, di cui 149.734.736 euro nel 2023, 102.491.000 nel 2024 e 57.610.000 euro nel 2025. Vanno aggiunti 950.000 euro di project financing.

Le entrate per il sostegno agli investimenti nel triennio sono al 39,2% da contributi, al 15,6% da risorse proprie e al 34,6% da indebitamento.

Il ricorso all’indebitamento è in una dimensione sostenibile e controllata, con un incremento di circa 20 milioni di euro dal 2022 al 2023 (da 87 a 107 milioni).

Continuano a incidere debolmente le risorse derivate dai proventi da concessioni edilizie, intorno ai 3 milioni di euro, destinati agli investimenti.

Dividendi

Iren spa realizzerà un dividendo atteso nel 2023 pari a 9,651 milioni di euro (contro gli 8,773 del 2022). Da Agac Infrastrutture è previsto invece un dividendo di circa 500.000 euro, sostanzialmente analogo a quello dell’anno procedente.

In progress

Lo schema di Bilancio 2023 ha carattere tecnico in assenza della nuova legge di Stabilità e viene adottato, per altro con una tempistica relativamente anticipata rispetto a quella abituale, al fine di poter mantenere attivo e coerente quel sistema di protezione e rilancio impostati negli ultimi anni di crisi e ora solidamente appoggiati e ampliati sui finanziamenti del Pnrr. Ciò consentirà quindi di poter dare corso al Piano degli investimenti già a partire da inizio 2023, fare fronte come detto al caro prezzi dell’energia e dare continuità ai servizi alla persona.

La programmazione delle spese avviene seguendo un ordine di priorità e garantendo quelle obbligatorie.

Il tutto si salda con efficacie continuità alle misure approvate nell’ambito della delibera di Assestamento di Bilancio 2022 di fine anno, al voto del Consiglio comunale oggi pomeriggio.

Dati di contesto sociale e povertà

Nel 2021 a Reggio Emilia – città di 170.283 abitanti, con 79.084 famiglie di cui il 43.3% monopersonali e l’11% monogenitoriali – sono state 1.402 le persone hanno beneficiato del reddito di cittadinanza di cui il 50.8% donne, il 66.3% cittadini italiani e il 49.6% vivente in nucleo monofamiliare.

Sono stati 856 i nuclei beneficiari di contributi economici per persone in condizione di povertà, per un totale 2.875 persone, di cui circa 1.300 tra bambini e giovani.

Piani straordinari di razionalizzazione dei consumi energetici

Le azioni di razionalizzazione rispetto al risparmio sulla spesa energetica riguardano:

Immobili comunali:
  • razionalizzare gli utilizzi delle sale civiche e di rappresentanza;
  • recepire quanto introdotto nel decreto del Mite per la stagione di riscaldamento 2022-2023 con riduzione di 15 giorni del periodo di accensione, di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione e riduzione dei valori di temperatura dell’aria di 1°C per gli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale – con esclusione degli edifici adibiti a scuole materne e asili nido;
  • valutare l’accorpamento di eventuali sedi decentrate;
  • spegnimento degli impianti e chiusura degli uffici per uno o più pomeriggi o in corrispondenza di giornate prefestive.
Illuminazione aree pubbliche:
  • valutare la riduzione della potenza dell’illuminazione senza compromettere la sicurezza della circolazione di veicoli e pedoni;
  • valutare lo spegnimento dell’illuminazione di monumenti, fontane, parchi o altri luoghi minori che durante la notte vengono chiusi al pubblico.

Lotta all'evasione: risorse utili anche per le bollette

Il recupero delle entrate e la lotta all’evasione costituiranno un gettito importante anche per fronteggiare il caro bollette. Per il recupero di Imu e Tari sono attesi 1,8 milioni di euro nel 2023; 1,6 milioni nel 2024 e 1,5 milioni nel 2025.

Per i focus di dettaglio su: opere e progetti finanziati dal PNRR, politiche e opere finanziate dal Bilancio 2023/2025, aree di intervento e agenda 2030 consultare le diapositive allegate.

Irpef e le altre

La manovra sulle Entrate prevede:

  • per l’Addizionale comunale all’Irpef nessun aumento per il 2023; mantenimento dell’esenzione fino a 15mila euro (esenzione più alta dell’Emilia-Romagna); mantenimento della progressività dell’imposta;
  • Canone patrimoniale unico: entrate attese nel 2023 per 5,8 milioni di euro, in linea con l’assestato 2022;
  • Imposta municipale unica (Imu);
  • Imposta di soggiorno: gettito previsto pari a 550.000 euro.

Trasferimenti alle Partecipate

I trasferimenti del Comune agli organismi partecipati sono indicati con una previsione di 32.072.248 euro (cifra analoga a quella del previsionale 2022).

Ulteriori dettagli nelle diapositive allegate.

Bilancio 2022: Variazione e assestamento di fine anno

E’ oggi al voto del Consiglio comunale la proposta di Variazione di fine anno del Bilancio 2022. Dal monitoraggio effettuato, non sono emerse situazioni di criticità.

La variazione si rende necessaria principalmente per applicare quota parte dell’avanzo di amministrazione 2021 vincolato/destinato a specifiche spese per dare corso a quanto già programmato e la quota residua dell’avanzo disponibile per far fronte al caro energia; per adeguare le previsioni del 2022-24 al nuovo Piano triennale dei lavori pubblici 2023-2025 adottato dalla giunta comunale lo scorso ottobre.

L’avanzo di Bilancio 2021, per complessivi 3,8 milioni di euro, viene così applicato:

  • 546.078 euro per progetti connessi al completamento del piano Superciclabili e inerenti la Metropolitana di superficie;
  • 2.382.591 euro per finanziamento di investimenti;
  • 901.130 euro per fare ulteriormente fronte all’impatto del caro energia, sia per i contratti gestiti direttamente dal Comune, sia per quelli di Istituzione scuole e nidi dell’infanzia e Asp Città delle persone.

    Si recepiscono entrate da trasferimenti di altri enti destinati a spese gestionali per oltre 4 milioni di euro e 3,2 milioni da imposte e canoni.

Le principali integrazioni alla spesa corrente riguardano si rendono necessarie per il costo dell’energia: 353.000 euro per bollette di immobili pubblici, 858.261 euro per l’illuminazione pubblica, 903.697 euro per la gestione calore.

Altre integrazioni riguardano le società partecipate: in parte l’incremento è motivato con i maggiori costi o minori ricavi sostenuti dalle stesse società per far fronte alla dinamica inflattiva e al prosieguo dell’emergenza sanitaria. Vale a dire: 463.650 euro per Fondazione i Teatri, 220.000 euro a Fondazione nazionale della Danza, 257.500 euro per Fondazione Palazzo Magnani, 406.000 euro a Fondazione per lo Sport 2,6 milioni ad Asp Città delle persone, 2,1 milioni per Istituzione Scuole e nidi dell’infanzia.

Diminuisce di contro il contratto di servizio con Farmacie comunali riunite (Fcr) per 400.000 euro, sulla base delle esigenze evidenziate.

Modifiche, determinate dalla riprogrammazione degli interventi e quindi degli investimenti, riguardano infine l’indebitamento, che però resta sostanzialmente invariato nel triennio.

Viene rideterminato l’importo del nuovo debito da contrarre nel triennio a seguito della revisione della programmazione: l’importo dei mutui da assumere nel 2022 si attesta a 20.157.303 euro, con una diminuzione di 15.566.779 euro rispetto al precedente assestato.

Contestualmente è previsto un aumento del debito sull’annualità 2023 di 16.499.319 euro, in buona parte per effetto della riprogrammazione 2022. Il debito previsto nel 2024 invece rimane pressoché invariato.

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Ultimo aggiornamento: 29-02-2024, 12:51