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Lunedì 11 luglio viene presentata in Consiglio comunale la proposta di Regolamento per l’istituzione della figura del Garante delle persone private della libertà personale per il comune di Reggio Emilia. Si tratta di una figura indipendente, di garanzia dei diritti – frutto di una collaborazione tra la stessa Amministrazione comunale e l’Ufficio del Garante regionale che ha portato alla realizzazione del progetto -in grado di monitorare, visitandoli, i luoghi di privazione della libertà al fine di individuare eventuali criticità contrarie alla dignità delle persone e, in un rapporto di collaborazione con le autorità responsabili, trovare soluzioni per risolverle.

La figura del Garante, del tutto indipendente e autonoma rispetto alle istituzioni sia comunale sia esercitanti a vario titolo la detenzione o la limitazione della libertà personale nell’ambito dell’ordinamento statale, seguendo i principi costituzionali, avrà perciò sia compiti di prevenzione, controllo e vigilanza delle condizioni delle persone private della loro libertà, sia propositivi al fine di eliminare eventuali impedimenti al rispetto di diritti fondamentali e dignità personale.

Per esercitare tali funzioni, il Garante si porrà dunque in dialogo e collaborazione con i diversi organismi locali, costituendo di fatto un anello di congiunzione tra le realtà di privazione della libertà e la comunità cittadina stessa.

In seguito all’approvazione del Regolamento istitutivo, si potrà procedere alla pubblicazione di una Procedura di evidenza pubblica per la ricerca della figura che ricoprirà tale ruolo, per poi arrivare – entro l’autunno prossimo – all’effettiva nomina del Garante da parte dello stesso Consiglio comunale.

Funzioni del garante a livello locale

In ambito comunale, il Garante opera per migliorare le condizioni di vita e di inserimento sociale delle persone private della libertà personale mediante la vigilanza sulle loro stesse condizioni di vita, ad esempio sul piano psicologico, morale e sulle condizioni igienico-sanitarie dei luoghi di privazione della libertà personale. Il Garante esercita quindi una funzione di controllo: è nelle facoltà del Garante visitare i luoghi di privazione della libertà personale, come ad esempio gli istituti penitenziari, le Rems, le camere di sicurezza, i reparti ospedalieri dove si attuano i trattamenti sanitari obbligatori e le comunità terapeutiche. Il Garante può inoltre svolgere colloqui riservati con le persone interessate e fare segnalazioni, sia individuali che collettive, in merito a diritti violati, compressi o sospesi nella loro piena attuazione, intervenendo anche d’ufficio presso le amministrazioni competenti per chiedere chiarimenti o spiegazioni e sollecitare gli adempimenti o le azioni necessarie.

Oltre alla funzione di controllo, il Garante svolge anche un compito di promozione della conoscenza e dell’esercizio dei diritti delle persone detenute e delle loro opportunità di partecipazione alla vita civile, anche attraverso attività di informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sui temi del rispetto dei diritti umani e della umanizzazione della pena. Egli può infine promuovere iniziative volte ad affermare per le persone private della libertà personale il pieno esercizio dei diritti comportanti relazioni ed interazioni anche con altri soggetti pubblici competenti nella materia.

Il Garante non è sottoposto ad alcuna forma di controllo gerarchico e funzionale. Nell’assolvimento delle sue funzioni, può stipulare intese e accordi con le Istituzioni interessate, nonché con associazioni e organismi operanti per la tutela dei diritti della persona.

Il nuovo Ufficio, pur preservando natura autonoma ed indipendente, esercita una pubblica funzione a livello locale e le relative spese sono a carico del Bilancio dell’ente comunale: tale figura sarà collegata da un punto di vista organizzativo e di budget allo staff della Direzione generale del Comune e percepirà una indennità di funzione.

Tale indennità, per la durata dell’incarico, è a carattere mensile, comprensiva di ogni onere e spesa, e sarà determinata con deliberazione della Giunta, nel limite massimo del 25% dell’indennità lorda mensile spettante all’assessore del Servizio competente.

Il Garante avrà a disposizione una sede e la collaborazione con il personale del Comune di Reggio Emilia.

Requisiti e candidature

La figura che ricoprirà il ruolo di Garante sarà selezionata tramite una procedura ad evidenza pubblica indetta dal Comune, grazie alla quale saranno raccolte le candidature e i curricula che poi saranno selezionati dal Consiglio comunale e successivamente sottoposti all’esame della Commissione consiliare competente. Il Garante è eletto con votazione segreta dal Consiglio comunale, dura in carica cinque anni e può essere rieletto per una sola volta. Possono concorrere alla carica i cittadini italiani maggiorenni, che dimostrino una comprovata competenza nel campo delle scienze giuridiche, dei diritti umani, ovvero nel campo delle attività sociali negli Istituti di prevenzione e pena, nei Servizi sociali oltre che con esperienze acquisite nella tutela dei diritti.

L’incaricato deve offrire la massima garanzia di indipendenza, obiettività, competenza e capacità di esercitare efficacemente le funzioni previste.

Il garante in Italia

Il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale – istituito nel 2013 - è autorità di controllo e garanzia, con ruolo preventivo e proattivo; è un organismo statale collegiale e anche in questo caso indipendente.

Questa figura fa parte dei meccanismi nazionali indipendenti (Npm) predisposti in attuazione del Protocollo opzionale alla Convenzione Onu contro la tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti (ratificato in Italia con la legge 195 del 2012).

Ogni anno il Garante nazionale tiene una relazione al Parlamento sull’attività svolta, in particolare ai presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, nonché al ministro dell’Interno e al ministro della Giustizia. Il Garante nazionale coordina i Garanti regionali, al fine di contribuire alla costruzione di un sistema coerente nelle diverse realtà locali, seguendo anche in questo caso un principio di collaborazione e sussidiarietà.


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Ultimo aggiornamento: 29-02-2024, 12:51