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Con un programma inaugurale di due giorni (15 e 16 settembre) fatto di musica, intrattenimento, spettacolo e riscoperta storica ed artistica, il prossimo fine settimana piazza San Prospero torna al cuore della città, dopo la riqualificazione che, con un intervento svolto progressivamente da primavera a circa metà agosto scorsi, l’ha riportata a bellezza, decoro e piena accessibilità. Finanziando il progetto con 750.000 euro, il Comune di Reggio Emilia ha rifatto i sottoservizi, competenza di Iren, e la pavimentazione in porfido rosso a sampietrini, proponendo formati, trame e disegni di posa (detti ‘a correre’ e ‘ad arco contrastato’) che, insieme al colore attenuato della pietra, contribuiscono a creare uno spazio più luminoso e arioso del passato, unitario e senza barriere, cioè accessibile anche a persone con mobilità ridotta.

Hanno detto

Una piazza più bella e accessibile è anche un luogo più vivibile, a misura d'uomo e di incontro. Vale in assoluto e vale in particolare per la piazza forse più tipicamente reggiana della nostra città, piazza San Prospero, fatta apposta per incontrarsi. E i partecipanti ai prossimi giorni di festa potranno sperimentarlo direttamente - dice il sindaco Luca Vecchi – É avvenuto per mille anni, continuerà ad essere così, soprattutto dopo la riqualificazione che ci eravamo impegnati a compiere a inizio mandato, impegno che abbiamo mantenuto, grazie anche al lavoro proficuo e accurato di progettisti e attuatori dell’opera, a contatto con la Sovrintendenza. Ci attendiamo ripercussioni positive, come di solito accade in questi casi, anche sulla valorizzazione culturale, economica e commerciale di questo luogo.
Piazza San Prospero - conclude il sindaco - si inserisce così in quella sequenza di riqualificazioni dello spazio pubblico, che è fra gli obiettivi politici centrali del nostro mandato e comprende diverse riqualificazioni ultimate, quali le piazze Gioberti e Roversi, via Ariosto e porta Castello, viale Umberto I e altri spazi, inseriti in particolare nel progetto Ducato Estense e nel Pru Reggiane-Santa Croce”.
Siamo felici di questo importante intervento che ha concentrato, da solo, un investimento di oltre 700.000 euro per la qualità e la valorizzazione del centro storico ed ha già ingenerato slancio e stimolo per nuove attività economiche – dice l’assessora a Commercio e Attività produttive Mariafrancesca Sidoli – Il colpo d’occhio, ai reggiani che già da un mese possono ammirare la piazza, trasmette freschezza e vita, quando ci si imbatte in piazza San Prospero provenendo ad esempio dal Broletto e vedendola ‘affiorare’ in fondo al suggestivo cannocchiale prospettico che si sta percorrendo. E questa bellezza, arricchita dalla basilica del patrono, dal suo campanile di recente restaurato, dai palazzi riqualificati a loro volta, non può passare inosservata e non attrarre.
Per la riconsegna alla città della sua piazza – aggiunge Sidoli - abbiamo costruito un programma rivolto a tutte le fasce d’età, che potesse mettere in risalto le valenze di questo spazio rigenerato, sia quale luogo di incontro, sia di riscoperta della nostra storia, per guardare meglio al futuro”
Piazza San Prospero è un luogo iconico della città, che porta con sé secoli di storia e di vita – sottolinea Nicola Tria, assessore ai Lavori pubblici – Per queste ragioni, la sua nuova pavimentazione è stata studiata e valutata sotto ogni aspetto, compreso quello del significato e della funzione attuale di uno spazio pubblico di questo tipo e di questo rilievo. Il progetto realizzato armonizza, anche sul piano delle soluzioni tecniche, gli aspetti storici e le modalità d’uso contemporanee, ed è stato attuato con il monitoraggio costante della Soprintendenza.
Possiamo vedere oggi – conclude Tria - tutta la superficie della piazza, plateatico compreso, allo stesso livello, per facilitare la mobilità delle persone, tema fondamentale di fruibilità universale, abbattendo le barriere architettoniche. Nello stesso tempo, i differenti disegni e metodi di posa del porfido delimitano le diverse 'citazioni' storiche, evocandole e mantenendole leggibili. Il nostro grazie a quanti hanno lavorato per questa realizzazione, in particolare all’ingegner Matteo Tanzi e all’architetto Giovanni Gherpelli del Comune di Reggio, per cura progettuale e direzione delle opere”.

I giorni di Piazza San Prospero

Venerdì 15 e sabato 16 settembre, dunque, le giornate inaugurali, di quella che nella tradizione di Reggio Emilia è Piâsa Céca, piazza Piccola, per distinguerla sin dal Medioevo dalla piazza Grande, oggi piazza Prampolini.

Venerdì 15, dalle ore 21, dopo il saluto del sindaco Luca Vecchi e delle autorità, il programma prevede il djset di Davide Boosta Dileo, musicista e scrittore, cofondatore del gruppo musicale dei Subsonica. É il primo appuntamento di un programma che terrà banco nel fine settimana, con iniziative diverse e per ogni età.

Musica, visite guidate, laboratori e uno spettacolo-parata itinerante sono gli ingredienti che renderanno speciale la due giorni.

Densa di appuntamenti la giornata di sabato 16 settembre. Si apre con ‘Sotto gli occhi dei leoni’, visita alla scoperta delle bellezze nascoste e visibili di Piâsa Céca con Annalisa Capurso, funzionaria della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, Cecilia Pedrelli e Nicola Cassone, archeologi.
Le visite avranno inizio alle ore 10, secondo appuntamento alle 10.45, si chiude con l’ultimo alle 11.30.

Bambini e ragazzi potranno sperimentare i laboratori creativi ‘Banchi di piazza’ per vivere e raccontare lo spazio urbano della città storica, a cura dell’associazione Cinqueminuti.

Durante la giornata sarà inoltre possibile partecipare a ‘Reggio edible city’, un progetto di cittadinanza aperta, a cura di Francesco Bombardi, che mira a costruire un grande modello tridimensionale della città, in una versione originale e mai vista, o meglio mai gustata, con i maggiori monumenti e icone realizzati in forma edibile: una vera e propria città da mangiare.

‘L’alfabeto fotografico’ è invece un'esperienza di attraversamento e osservazione della piazza con strumenti digitali, curata da Sara Davalli, per una raccolta personale e collettiva da archiviare, stampare ed esporre come nuova memoria della città e delle famiglie. Infine ai più piccoli è dedicata ‘Segni immaginari’, un laboratorio, a cura di Silvia Cristofori, di disegno e parole per bambini che darà libero sfogo alla creatività e a immaginari della piazza partendo dall’osservazione del quotidiano. La giornata si chiude alle 18.30 con la parata–spettacolo ‘Nel segno del leone’, che interesserà piazza San Prospero e tutte le vie circostanti: un progetto itinerante, performativo e musicale che coinvolgerà il pubblico, curato da Tommaso Monza in collaborazione con Compagnia Natiscalzi DT e Filarmonica Città del Tricolore.

Il programm di dettaglio della due giorni di festa è consultabile a questo link.

Lavori realizzati

Obiettivo dell’intervento, realizzato dall’impresa Quadra Costruzioni, è stato di valorizzare uno degli spazi che per storia e identità più rappresenta Reggio Emilia, scrigno di architetture e simboli in cui la città da sempre si riconosce.
Per questo motivo, i lavori sono stati orientati a rendere la piazza più contemporanea, senza snaturarne l’identità e il carattere storico che la contraddistingue.

Le opere hanno comportato:

  • la rimozione della pavimentazione esistente;
  • la realizzazione ex novo del ‘massetto’ a base della nuova pavimentazione, per rendere omogeneo e stabile l’intero impianto pavimentale;
  • il posizionamento delle nuove reti di drenaggio delle acque meteoriche e di reti infrastrutturali;
  • la realizzazione delle nuove pavimentazioni in porfido rosso e degli elementi ‘di dettaglio’, quali la nuova passerella di accesso al sagrato di San Prospero.

Gli scavi per la realizzazione delle pendenze e la predisposizione del sottofondo sono stati a loro volta eseguiti sotto sorveglianza archeologica e la Soprintendenza ha svolto alcuni sondaggi integrativi, successivi a quelli realizzati in precedenza che avevano consentito l’individuazione di alcuni reperti.

Il rifacimento dei sottoservizi delle reti reti gas, acqua e fognature era stato completato nel corso del 2021.

Note storiche

Le origini di piazza San Prospero risalgono alla fine del X secolo (997), quando il vescovo Teuzone fece edificare la nuova chiesa per custodire le reliquie del patrono San Prospero, e da allora prende forma lentamente con successivi interventi urbanistici e architettonici, come la risistemazione della chiesa di San Prospero e delle absidi del Duomo all’inizio del secolo XVI (1504), o l’apertura dello stradone del vescovado nel secolo XVII.

La piazza San Prospero - chiamata dai reggiani anche “piazza Piccola” o “Piâsa Céca” in dialetto, per il paragone con la vicina piazza Prampolini (piazza Grande o Piâsa Granda) cui è collegata tramite vicolo Broletto, conservando nel complesso l’assetto urbanistico medievale di matrice lombarda - è uno spazio di eccezionale pregio storico e architettonico, costituito ‘a corte’ e racchiuso da palazzi porticati di epoca neoclassica a nord e sud, dalle splendide absidi cinquecentesche del Duomo a ovest e dalla basilica tardo rinascimentale di San Prospero a est. Quest’ultima caratterizza la piazza stessa con la sua facciata barocca settecentesca, i leoni stilofori in marmo rosa di Verona e la sua incompiuta ma straordinaria torre campanaria, a pianta ottagonale, in stile manierista, realizzata con la consulenza di Giulio Romano.

La Piazza raggiunge l’attuale configurazione planimetrica nell’ottocento, quando lo spazio del plateatico, prima molto più angusto e concepito come spazio ‘di risulta’ quasi secondario, viene finalmente scandito e delineato da due cortine di edifici laterali che guidano lo sguardo verso la facciata scenografica della basilica e verso la splendida torre ottagonale o viceversa fanno sì che chi esca dalla chiesa non possa non alzare lo sguardo verso la poliedrica geometria del complesso absidale del Duomo.

Il selciato di piazza San Prospero per tappe, dalle origini all’inizio del Novecento...

  • fino al 1536: terreno battuto e ghiaia
  • dal 1536: pavimentazione rinascimentale in ciottoli
  • dal 1800 circa: pavimentazione in acciottolato di fiume di colore grigio intercalato da file di ciottoli sbozzati e riquadrati che, in corrispondenza delle caditoie, erano accoppiati in modo da realizzare una guida allo scolo delle acque.

...dall’inizio del Novecento al 1960...

  • 1910 circa: vengono realizzate due isole centrali rialzate con bordatura in granito ed una pavimentazione centrale in lastre di cemento, mentre l’anello che circonda la piazza rimane in ciottolo

e dal 1960 ai giorni nostri.

  • 1960 circa: pavimentazione in cubetti di porfido rosso sia per le due isole centrali delimitate da cordoli in granito sia per l’anello secondo la configurazione attuale. La piazza assume la configurazione attuale con pavimentazione in cubetti di porfido rosso nello stesso periodo in cui viene riqualificata piazza Prampolini, negli anni Sessanta del secolo scorso.

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Piazza San Prospero
Evento inaugurale

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Ultimo aggiornamento: 29-02-2024, 12:50