LA NATURA DELL'AMORE

La storia di un amore travolgente ma impossibile, ostacolato dalla distanza culturale tra due amanti.
LA NATURA DELL'AMORE
Data:
29/03/2024
Orario:
16:00
Rassegna:
Buon pomeriggio al cinema
Regia:

Monia Chokri

Anno:
2023
Origine:

Canada

Durata:
110'
Fasce di pubblico:
Adulti

Sophia è una professoressa di filosofia del Quebec, quarantenne colta e benestante, da tempo sposata con Xavier. Insieme ai loro amici d'estrazione medio-borghese, i due conducono un'esistenza tranquilla, per quanto ormai priva di passione. L'incontro con Sylvain, l'operaio chiamato a restaurare la casa sul lago della coppia, sconvolge finalmente la vita ordinata di Sophia: irresistibilmente attratta dall'uomo, travolgente e rude tanto quanto il marito è educato e distaccato, la donna si fa coinvolgere da un amore totale e trova il coraggio di seguire la sua passione. La distanza culturale e i pregiudizi dei due amanti finiranno però per ostacolare la relazione.

Cast e Credits

con Magalie Lépine Blondeau, Pierre-Yves Cardinal, Monia Chokri, Francis-William Rhéaume.

Costo

5.50€; 4€ per over 65.

Critica

[...] La natura dell'amore è un melodramma, e come tale parla soprattutto in termini visivi, affidando alla caratterizzazione dei personaggi - gli abiti, l'ambiente in cui si muovono, le parole che usano, i gesti che compiono, anche le urla che emettono - il compito di esprimere le loro emozioni e i loro desideri.

Sophia [...] è bella, elegante, composta, veste tailleur color beige, così come suo marito Xavier [...] indossa colori spenti e parole monotone (in una discussione arriva a sostenere che una vita tranquilla e senza sesso è preferibile a una ansiosa). L'altro vertice del triangolo, che in breve tempo diventerà un semplice gioco a due, è il rude Sylvain [...], definito invece da un look da hipster anni Duemila, barba folta, camicia da boscaiolo, cappello da baseball, scarponi e bicipiti gonfi...

Tre maschere, dunque, tre stereotipi che affermano al primo sguardo frustrazione sessuale, assopimento e irruenza. Il film gioca con i modelli figurativi e narrativi che si diverte a squadernare, compresa ovviamente l'attrazione degli opposti che unisce Sophia e Sylvain, e con un tono tipicamente "dolaniano", cioè sguaiato e liberatorio, prova a scardinare entro le regole di una tipica storia d'amore impedita.

Recensione di Roberto Manassero