Dal 1997 il Comune di Reggio Emilia, in rete con il progetto “Oltre La Strada”della Regione Emilia-Romagna, ha attivato diversi interventi istituzionali nel campo della prostituzione e della lotta alle forme di sfruttamento e tratta di esseri umani tra i quali il progetto Rosemary: un'unità di strada che partendo dai luoghi dello sfruttamento sessuale costruisce un percorso di accoglienza per coloro che scelgono di cambiare vita.
Il progetto si struttura su due livelli:
Progetti
Progetto invisibile
Gli operatori del progetto Rosemary svolgono anche attività di monitoraggio e intervento sulla prostituzione indoor, un fenomeno sommerso e poco conosciuto. la prostituzione indoor avviene nei luoghi al chiuso come appartamenti, locali e negli ultimi anni risulta essere molto più consistente ed estesa rispetto al fenomeno della prostituzione su strada. per la sua natura "invisibile" è un fenomeno di difficile conoscenza, molto speso indiretta, che tuttavia richiede di essere indagato, conosciuto e affrontato, anche dal punto di vista dell'intervento sociale.
La Regione Emilia-Romagna ha promosso un modello di intervento comune con azioni di raccolta e analisi dei dati sul fenomeno, azioni di contatto diretto con il target, azioni di rete locale e regionale.
Gli obiettivi sono la conoscenza e monitoraggio del fenomeno della prostituzione al chiuso, promozione della prevenzione sanitaria, mediazione dei conflitti con la cittadinanza e la sensibilizzazione della comunità.
Progetto Eva Luna
Il progetto Rosemary da anni collabora con il Centro per la Salute della Famiglia Straniera con il progetto Eva Luna, una giornata dedicata alle persone che lavorano in strada. Il Centro per la Salute della Famiglia Straniera è un servizio della AUSL rivolto a tutte le persone che hanno bisogno di assistenza medico-sanitaria, ma non hanno i documenti e perciò non risultano iscritti al Servizio Sanitario Nazionale.
Il Centro, ad accesso gratuito, offre la possibilità di incontrare un medico, di farsi scrivere ricette, di prenotare visite ed esami, di avere informazioni sulle possibilità e sui servizi in ambito familiare e infantile. Oltre al qualificato personale medico, sono presenti mediatrici culturali di lingua araba, cinese, russa, albanese, moldava e centro africana, che aiutano a risolvere problemi e difficoltà linguistiche.
Le ragazze possono accedere all’ambulatorio autonomamente oppure essere accompagnate dagli operatori del progetto Rosemary.
Progetto SWITCH (Supporto al benessere e all'inclusione delle persone transgender nei contesti di cura con approccio olistico)
SWITCH è un progetto finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del programma "Diritti, uguaglianza, cittadinanza" (REC-RDAP-GBV-AG-2019) che coinvolge 7 partner provenienti da tre paesi dell'Unione Europea: Italia (Perseo SpA Impresa sociale, Paradigma, Ricerca e Psicologia della comunità Onlus e ASL di Reggio Emilia), Repubblica Ceca (Transparent Zs e Narodni Ustav Dusevniho Zdravi) e Spagna (Fundazio Parc Tauli e Mirada Local Sl).
L'obiettivo generale è promuovere servizi inclusivi per assistere adeguatamente le persone transgender e intersessuali (TI) migliorando le competenze di psichiatri, psicologi, psicoterapeuti e altri operatori sociali
(target diretto).
Le collaborazioni
Il progetto Rosemary ha costruito negli anni una serie di collaborazioni, con: Az. Usl (Centro per la Salute della famiglia Straniera), Arcispedale Santa Maria Nuova (Reparto Infettivi e Pronto Soccorso), Questura di Reggio Emilia (Squadra Mobile - Ufficio stranieri), Carabinieri di Reggio Emilia, Polizia Locale, Guardia di Finanza, Caritas, Avvocati di strada e Comitati Cittadini in progettazioni territoriali.
La rete di progettazione coinvolge anche cooperative Sociali, arcigay, Mit, Enti di Formazione, altri servizi di prossimità del territorio, famiglie e comunità disponibili all'accoglienza.
Il progetto inoltre essendo parte di una rete regionale partecipa mensilmente a tavoli tecnici di c onfronto ed è in contatto con altre forme di intervento analoghe (pubbliche e del privato-sociale) in Italia.
La Giornata contro la tratta degli esseri umani
Reggio Emilia ha aderito alla Giornata Europea (2020) con l’allestimento di uno striscione con la scritta "Reggio Emilia non tratta!", visibile in via Farini nei pressi dell’Ufficio relazioni con il pubblico.
(Il progetto è consultabile nella sezione link)
Normativa
Programma unico di emersione, assistenza e integrazione sociale a favore delle vittime di grave sfruttamento, riduzione in schiavitù e tratta di esseri umani, ex art. 18 D.Lgs. 286/98.