Il presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Maria Zuppi, ex aequo le associazioni Vicolo della Cultura di Napoli e Progetto Anna onlus di Rho (Milano), e Libera associazione culturale Aperta… mente/Libera università popolare di Reggio Emilia sono i vincitori, nelle rispettive sezioni, del riconoscimento nazionale ‘Premio per la pace Giuseppe Dossetti’ 2024.

Il Premio è stato attribuito giovedì 16 maggio nella Sala del Tricolore di Reggio Emilia.
Giunto alla quindicesima edizione, il premio è stato istituito per valorizzare l’operato di associazioni e singoli cittadini, che abbiano compiuto azioni di pace, coerentemente con i principi affermati da Giuseppe Dossetti nella sua vita e agli studenti delle scuole reggiane che hanno approfondito i temi della pace e dell'uguaglianza.



Al cardinale Matteo Maria Zuppi - candidato al riconoscimento dal Centro Astalli di Bologna in particolare per la missione di pace a Kiev, Mosca, Washington, Pechino e Roma iniziata nel giugno 2023 – è stato conferito il Premio Dossetti, Sezione singolo cittadino, con le seguenti motivazioni: Per l’impegno di tutta una vita nell’opera di diffusione della cultura della pace, un vero ‘artigiano di pace’, instancabile tessitore di legami e rapporti tra le persone e gli Stati per la ricerca di strade per la risoluzione dei conflitti e per promuovere la dignità umana e la fraternità tra i popoli”.

Per la Sezione associazioni nazionali, primo premio ex aequo:

  • alla associazione Vicolo della Cultura del rione Sanità per il progetto omonimo, con la seguente motivazione: “Tramite la rigenerazione urbana di luoghi degradati e con presenza criminale, attraverso l’arte e la cultura, vettori di bellezza e riscatto sociale, l’associazione ha restituito alla città spazi prima poco accessibili, promuovendo l’arte, la cultura e la bellezza, la cittadinanza attiva, il coinvolgimento delle giovani generazioni, l’attivazione di un rinnovato senso di comunità, la diffusione della legalità ed ha creato opportunità di crescita economico-sociali”;
  • alla associazione Progetto Anna onlus di Rho, per il progetto ‘Clinica Mobile. L’ospedale va al villaggio’ in Guinea Bissau, con la motivazione: “Il progetto della Clinica Mobile, in collaborazione con l’ospedale San Josè em Bôr, ha un surplus di valore nel portare l’assistenza medica gratuita e i farmaci nei luoghi remoti, ai più lontani e vulnerabili, soprattutto bambini, a chi non può permettersi il viaggio fino all’ospedale; per diffondere l’educazione sanitaria tra i più poveri e per ridurre la piaga della mortalità infantile”.
  • Menzione speciale, inoltre, per l’associazione Agenzia per il PeaceBuilding aps di Bologna per il progetto ‘Somalia Media Hub per la Pace e i Diritti umani’, che ha messo in campo “un lavoro innovativo di formazione di giornalisti somali per sensibilizzare sul tema ‘media, pace e diritti umani’, per diffondere una cultura del dialogo, pratiche di pace e prevenzione della violenza. Il progetto ha creato spazi di condivisione di storie, contenuti e buone pratiche, anche basandosi sul linguaggio poetico tradizionalmente legato alle donne, per la sensibilizzazione dei giovani e degli studenti in una terra tra le più martoriate”.

Per la Sezione associazioni reggiane vincitore del premio ‘Manodori’:

  • la Libera associazione culturale Aperta… mente / Libera università popolare di Reggio Emilia, per “l’instancabile azione di animazione culturale sui temi della pace, della giustizia, dei diritti umani, della contemporaneità, rivolti a tutti i cittadini, in particolare al mondo della scuola, dei docenti e del terzo settore”.

Il Premio per la pace Speciale Giuseppe Dossetti all’associazione israeliano-palestinese Parents Circle–Families Forum - per il suo forte impegno nella promozione di una cultura di pace, nonviolenza e riconciliazione – è stato consegnato a Robi Damelin, portavoce dell’organizzazione, ospite a Reggio Emilia il 26 febbraio scorso.

Per la Sezione scuole secondarie di secondo grado:

  • primo premio alla classe 2^E del Liceo scientifico Gobetti di Scandiano per il testo collettivo ‘Finché c’è tempo’. Docenti di riferimento: professoresse Francesca Geria e Annamaria Montanari;
  • secondo premio alle nove classi seconde dei corsi A, C, D, F, G, I, L ed alla 3^E e 3^F dell’Istituto professionale dei Servizi sociali Galvani-Iodi di Reggio Emilia per il progetto multimediale ‘viviAMOci nelLA COSTITUZIONE’. Coordinatori del progetto prof. Laura Spallanzani e Salvatore Corcione insieme ai docenti Maria Giovanna Borsalino, Nadia Curti, Alberto De Luca, Monica Di Bari, Barbara Grazioli, Maria Cristina Marri, Fulvio Milone, Assunta Musto, Filomena Pitocco, Antonella Prandi, Mirella Rossi, Carmela Sorrentino, Sara Tiburzi, Silvia Veroni.
  • Menzione speciale a Riccardo Basso della classe 5^L dell’Istituto Scaruffi Levi Tricolore per il testo: ‘La pace, un obiettivo quotidiano’. Docente di riferimento: Paola Montanari.

Per la Sezione scuole secondarie di primo grado:

  • novità di questa edizione del Premio Dossetti è l’istituzione di un premio per le terze classi delle scuole secondarie di primo grado, che è stato assegnato, per la prima volta, allo studente Badawi Mohamed della classe 3^C dell’Istituto comprensivo Einstein di Reggio Emilia per l’elaborato: ‘Lettera al Re d’Italia 8 dicembre 1917’. Docente di riferimento: Stefania Lusoli.

Sono promotori:

Comune di Reggio Emilia
Comune di Cavriago
Provincia di Reggio Emilia
Regione Emilia Romagna
Fondazione Manodori

La giuria del premio è composta dall’onorevole Pierluigi Castagnetti, presidente, e da un rappresentante di ognuno degli enti: Paolo Burani per la Provincia di Reggio Emilia, Antonia Sandrolini per il Comune di Cavriago, Clementina Santi per la Regione Emilia-Romagna e Chiara Piacentini per il Comune di Reggio Emilia.


Giuseppe Dossetti (1913-1996) giurista e politico, è stato fra i protagonisti nella stesura della Costituzione repubblicana; sacerdote e monaco partecipò alla elaborazione dei principali documenti del Concilio Vaticano II; uomo di pace, visse la Resistenza al nazi-fascismo in prima persona e si adoperò per la diffusione dei valori della solidarietà, della fratellanza, del rispetto della dignità di tutti gli uomini. Don Dossetti ha mantenuto un profondo legame con la sua terra d’origine, Reggio Emilia e Cavriago, dove ha vissuto durante l’infanzia e l’adolescenza, tanto da definire lo stesso Cavriago come la sua “università della vita”.

“Mai come in questi tempi il tema della pace è diventato vitale e urgente per l’umanità.” – dice il presidente della giuria Pierluigi Castagnetti. “In particolare, sulla pace in Medio Oriente, Giuseppe Dossetti ci ha lasciato ammonimenti e insegnamenti imprescindibili. Verrebbe da dire: partiamo da lì, se vogliamo conoscere quei luoghi e quei popoli da cui tanta della storia contemporanea è partita e oggi dovrà ripartire. Quel Mare nostrum e i suoi tre continenti, le tre grandi capitali, le tre antiche civiltà, le grandi religioni monoteiste, tutto - guerra e pace in particolare - si continua a giocare in questo teatro che non consente a nessuno il lusso di essere semplice spettatore. Anche per questo, oggi più che mai siamo angosciati dalla domanda sul che fare.”

In tema di pace e diritti fondamentali, Pierluigi Castagnetti ha ricostruito un fatto significativo della stesura dell’articolo 2 della Costituzione, a cui lavorarono i padri costituenti reggiani Meuccio Ruini e Giuseppe Dossetti:

“Si legge che la Repubblica riconosce i diritti inviolabili dell’uomo. In una prima versione, la proposta era la Repubblica è fonte dei diritti fondamentali, in sostanza la Repubblica era colei che ‘concedeva’ i diritti. Ecco, un importante contributo di Dossetti e Ruini fu l’ottenere che al posto del concetto di ‘concessione’ vi fosse quello di ‘riconoscimento’ dei diritti inviolabili dell’uomo, che quindi esistono da prima, poiché attengono alla persona stessa. La persona è titolare dall’origine di quei diritti, sono in sostanza la persona e la Repubblica non può qui che ‘riconoscere’ quanto già esiste. "

Enti promotori del Premio sono il Comune di Reggio Emilia, il Comune di Cavriago, la Provincia di Reggio Emilia, la Regione Emilia-Romagna e la Fondazione Cassa di risparmio di Reggio Emilia ‘Pietro Manodori’.

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